Finalmente si risale sul “carro”
Dopo una lunga astinenza durata un anno, Claudio Lardo ritorna in palcoscenico, salendo su “Il Carro di Dioniso”. È questo, infatti, il titolo dello spettacolo che lo vede in scena al fianco di Denny Mendez e Vito Cesaro, il quale, oltre ad averne curato la regia, si è anche preoccupato di adattare liberamente l’omonimo dramma satiresco di Ettore Romagnoli.
In un’ambientazione da Magna Græcia, l’attore salernitano veste i panni di Cèril , valoroso e ricco signore, perdutamente innamorato di Asteria (Denny Mendez), la bellissima figlia del Principe di Gela (Filippo D’Amato), la quale, ritenendo gli uomini indegni di lei, ha giurato che sposerà soltanto un Nume dell’Olimpo, altrimenti diventerà sacerdotessa. Il povero Cèrilo, per non perdere la sua amata, ordisce un piano per rapirla e farla sua, con la complicità di Fliace (Vito Cesaro) e della sua scalcagnata compagnia di comici di giro: Cotenna (Massimo Pagano) e Corbezzolo (Christian Salicone).
Lo spettacolo, con musiche originali di Roberto Marino, compirà una breve tournée estiva in vari siti di interesse archeologico, quali: il Teatro romano Teanum Sidicium di Teano (CE) il 31 luglio, o quello greco-romano di Portigliola (RC) l’8 agosto, passando per l’area archeologica di Roccagloriosa (SA) l’1 agosto e quella di Grottole (MT) il 6 agosto.
Alcune date siciliane sono state purtroppo cancellate per l’istituzione di zone rosse per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Invece, subito dopo la stagione estiva, lo spettacolo proseguirà nei teatri al chiuso per la stagione invernale. Prima data già confermata quella del 26 settembre a Battipaglia (SA), dove aprirà la stagione del Teatro sociale Aldo Giuffré. Mentre a Roma sono da definire le date per le repliche, già confermate, al Teatro degli Audaci.
Per essere aggiornati sui successivi appuntamenti, basta visitare il sito: www.claudiolardo.it e selezionare la sezione “Eventi”.
Sono tempi duri per tutti
Quello che stiamo attraversando è un periodo davvero molto critico, soprattutto per chi lavora in ambito culturale: scuole, musei, teatri, cinema… Tutto chiuso! E molti, purtroppo, sono gli attori che si sono fermati quasi del tutto; io, ad esempio, ho approfittato di questo maggior tempo a disposizione per studiare, leggere e fare un po’ di ordine nelle mie cose.
Tutto questo passerà presto, spero, e sarà ancora più bello potersi rivedere e riabbracciare.
Nel frattempo, visto che ieri sarebbe stato il novantaduesimo compleanno del Maestro Ennio Morricone, mi sono permesso di lasciare un piccolissimo omaggio che gli dedicai durante la chiusura totale della scorsa primavera.
Un caro saluto e a presto rivederci a teatro!
Claudio Lardo
“Il baraccone dell’Amore” da Amici
Grande successo per il trio Conte-Langone-Lardo nel Vallo di Diano.
Lo hanno voluto gli Amici della Musica del Lagonegrese e lo hanno ospitato gli Amici della Musica di Sant’Arsenio. E così Il baraccone dell’Amore, lo spettacolo scritto da Giampiero Moncada e Claudio Lardo, ha fatto tappa al Teatro comunale “G.Amabile” di Sant’Arsenio. Il concerto recital con Annamaria Conte al flauto traverso, Francesco Langone alla chitarra classica e lo stesso Lardo quale voce recitante, ha ricevuto una calorosissima accoglienza dal colto pubblico di Sant’Arsenio, ben abituato ad eventi teatrali e musicali di altissimo valore culturale e che segue con assiduità e interesse le iniziative promosse dalle due associazioni.
“Certo, Francesco è di casa a Sant’Arsenio – ha affermato l’attore salernitano – e ci aspettavamo che avrebbe avuto lui un’accoglienza sicuramente più calorosa. In realtà, anche Annamaria ed io, dopo pochi minuti abbiamo avuto la sensazione di essere a casa nostra almeno quanto lui; tra amici insomma!”
Lo spettacolo è stato apprezzato anche per la varietà e l’immediatezza dei tanti brani musicali e recitati, i quali, sebbene tratti da autori moderni e contemporanei di grande valore e prestigio, arrivano comunque dritti al cuore di qualsiasi spettatore, anche di chi non frequenta abitualmente sale da concerto o non legge libri di poesia.
“Non posso negare di essere rimasta piacevolmente sorpresa – ha confermato Antonella Pepe, presidente dell’associazione ospitante, al termine dello spettacolo – sia per la varietà dei brani eseguiti e dei testi recitati, sia per la grande carica interpretativa dei musicisti e dell’attore: il pubblico si è mostrato subito molto attento e partecipe e non è stato affatto avaro di applausi!”.
Al termine della performance, infatti, erano tutti in piedi ad applaudire per alcuni minuti, chiamando più volte i tre artisti sul palco i quali, volentieri, hanno concesso ben due bis.
“Fammi sapere quando fai uno spettacolo!”
Gli amici vogliono sempre essere aggiornati sulle novità.
– Ma come faccio a sapere quando fai uno spettacolo da queste parti? – E’ questa la frase che gli artisti, che siano essi musicisti o attori, si sentono ripetere spesso dai loro amici o supporter.
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Claudio Lardo sale sul baraccone a Salerno.
Un amore da baraccone per travolgere il pubblico.
E scoprire, in poco più di un’ora, quante facce può avere.
È un baraccone. Ma ci abitano Neruda e Di Giacomo, Schubert e Giuliani, Jimenez, Brecht e tanti altri. Ciascuno a parlare, suonare e cantare del sentimento eterno. E si potranno risentire tutti, poeti, umoristi e musicisti, in uno spettacolo a metà tra il recital e il concerto.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto” dice Claudio Lardo, coautore e coprotagonista de Il baraccone dell’amore “ho subito avuto la sensazione che il flauto e la chitarra parlassero, facessero dei discorsi come li facciamo tutti con la nostra voce. Dopo poche prove, ho capito che ero io, in realtà, a usare la mia voce come fosse uno strumento musicale. E siamo andati avanti così, come un trio concertistico, anziché un attore accompagnato da due musicisti”.
Ma quali discorsi si possono ancora fare sull’amore?
“Sull’amore si sorride, si piange, ci si commuove” risponde Lardo “e l’abbiamo scoperto andando a conoscere cosa ne hanno scritto artisti davvero diversi tra loro. Questo sentimento è come un carburante che ci fa sognare e poi ci dà la forza per realizzare i nostri sogni; ciascuno i suoi! Ciò che abbiamo voluto evitare è l’amore sdolcinato, ad alto tasso glicemico, cercando proprio quegli autori che prendono in giro l’amore da cioccolatini, e lo fanno anche in maniera dissacrante: magari con una bella risata liberatoria”.
Se Lardo può vantare una lunga esperienza d’attore in teatro, cinema e tv (Gomorra 4, La Squadra), in ruoli molto diversi che vanno dal brillante al drammatico, i suoi compagni di viaggio, entrambi musicisti a tempo pieno, diplomati al Conservatorio, non hanno avuto certo una carriera noiosa.
Francesco Langone è partito dallo studio delle musiche del ‘700 per poi approfondire la “didattica assistita dalle nuove tecnologie” presso il Politecnico di Milano. Oggi, insieme all’attività concertistica con chitarra classica, sostiene associazioni e organizzazioni per la produzione e la promozione di eventi culturali in Basilicata e Campania. “È forse la prima volta che, in uno spettacolo teatrale, mi sono sentito coprotagonista” dice Langone “perché in genere gli attori tendono a considerare la musica al pari di un elemento scenografico, un accompagnamento delle loro parole. Invece qui la musica diventa parte integrante del testo recitato; il lavoro più impegnativo, infatti, è stato proprio quello di selezionare le partiture giuste e di riadattarle successivamente, affinché testo e musica respirassero insieme, con le stesse emozioni e i medesimi colori.”
Per Annamaria Conte, il flauto non è solo lo strumento ideale per i concerti di musica da camera, ma anche un modo per migliorare la qualità della vita degli studenti. Alterna l’attività didattica alle collaborazioni con una rivista specializzata e continua nel lavoro di ricerca: perfeziona la tecnica esecutiva giorno dopo giorno e sperimenta nuove forme di espressione musicale. “Abbiamo costruito questo recital come un discorso da fare insieme” dice “e insieme abbiamo scoperto che in genere si pensa a un solo tipo di amore, quello di coppia. Mentre invece basta cambiare qualche sfumatura e viene fuori quello per i figli, per il proprio Paese, perfino per il cibo”.
Il baraccone farà tappa a Salerno il 10 maggio alle 20.30 presso la onlus “A casa di Andrea”, in via Posidonia 153.
L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza all’associazione.
Claudio Lardo è ricco o povero?
Perché si dice che la Fortuna sia cieca? Forse perché per gli antichi Greci, cieco era Pluto, il dio della ricchezza!
E cieco doveva restare, affinché casuale fosse la fortuna degli uomini.
E se, invece, per uno scherzo del destino, Pluto iniziasse a vedere?
E cosa accadrebbe se, vedendo, si innamorasse proprio della dea della povertà?
Lo si può scoprire sabato 4 maggio al Teatro Sociale “Aldo Giuffré” di Battipaglia alle ore 21.00 nello spettacolo “Il povero Pluto“, tratto da Aristofane, nell’adattamento di Maurizio Micheli, Michele Mirabella, Vito Cesaro e Aldo Ralli.
Con Denny Mendez, Vito Cesaro, Massimo Pagano, Claudio Lardo, Antonio Magliaro, Eduardo Di Lorenzo e Rita Citro.
Regia di Vito Cesaro.
Musiche oiginali del M° Roberto Marino.
Ecco il calendario degli eventi
Claudio Lardo se la ride al Teatro Totò.
E pure di gusto, quando vestirà i panni di Antonio Corcione, il personaggio che interpreterà in “Giorni Nostri“, la commedia scritta e interpretata da Claudio Tortora. Infatti, don Antonio è lo scanzonato proprietario della Sissi SupermarKet, un giocherellone con la battuta pronta, apparentemente cialtrone, ma con una filosofia di vita tutta sua.
A fargli da contraltare è Carlo Paolini (C.Tortora), integerrimo direttore della catena di supermercati, il quale si trova, suo malgrado, a vivere una serie di singolari intrecci, causati un po’ dalla sua eccessiva rigidità e rettitudine, un po’ dalla profonda ostilità verso tutti i sistemi informatici e, soprattuto, dall’alternarsi di curiose e preoccupanti vicende familiari e lavorative.
In scena con i due Claudio, anche Cinzia Ugatti, Renata Tafuri e gli attori della compagnia stabile del Teatro delle Arti: Mauro Collina, Fortuna Capasso, Valentina Tortora, Martina Iacovazzo, Federica Buonomo, Gianni D’Amato, Alessandro Musto, Vincenzo Triggiano.
La regia è stata curata da Antonello Ronga.
Sarà possibile scoprire come andrà a finire, dal 7 al 17 febbraio, al Teatro Totò di Napoli.
Tutte le info nel calendario degli eventi!
Che doppia faccia ha Claudio Lardo!
E non sono le due facce di un ipocrita, ma i due ruoli che vedranno protagonista l’attore salernitano, nell’ambito de La notte dei Barbuti, presso la sala teatro di Sant’Apollonia a Salerno.
Il primo dei due spettacoli, in programma il 7 agosto, non è un giallo, quindi l’assassino non c’è. Eppure, fino all’ultimo, lo spettatore si chiede: “Chi è il colpevole?“.
Perché tre amici veri, compagni di avventure e di bagordi da decenni, di colpo diventano ciascuno il nemico degli altri due?
E poi, quando i due smettono di litigare tra loro, è solo per allearsi contro l’altro?
E lo spettatore continua a farsi la domanda: “Ma chi ha cominciato?“. Perché tre amici di lunga data si rinfacciano gesti e atteggiamenti che, a ben pensarci, sono del tutto insignificanti?
E se proprio non si sopportano, perché continuano a frequentarsi?
E se, invece, stessero davvero cercando una ragione, una scusa qualsiasi, per parlarsi finalmente a viso aperto?
Da qui il titolo Senza non avremmo parlato, che diventa una sigla monosillabica: SNAP, quasi uno schiocco di dita o uno scatto fotografico!
Claudio, interpretato da Claudio Lardo, è uno di questi tre “amici per la pelle” che di colpo sembrano volersi proprio “fare la pelle” l’un l’altro. Sembra il più simpatico. Ma a volte il più furbo. Altre volte il più debole.
E lo spettatore continua a farsi delle domande sino alla fine. E fino all’ultimo continua a cambiare idea su chi dei tre sia vittima, carnefice, semplice spettatore. O, magari, solo disperato per la paura di crescere.
In scena, insieme a Claudio Lardo, ci saranno Andrea Bloise – che ha curato anche la regia – e Antonino Masilotti; la supervisione tecnica e musicale sarà a cura di Virna Prescenzo.
Il 13 agosto, poi, l’attore salernitano sarà un Bastardo, con la B maiuscola, vestendo i panni dell’ispettore Lojacono in Vita quotidiana dei Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni: “sentiamo cosa hanno da dire, impacciati e imbarazzati, in lotta con le solitudini e con gli errori, in preda al dubbio di trovarsi nel posto e nel momento sbagliati.” – come afferma l’autore – “Sentiamo che cosa pensano degli altri, ascoltiamoli mormorare le proprie bestemmie contro la vita, che amano così tanto. […] Perché hanno sempre tanto da dire, silenziosi e differenti come sono.“.
Sei personaggi, sei monologhi, intervallati dalla musica e dalla voce narrante che racconta il settimo protagonista della vicenda: Napoli, la città femmina! Infatti, “ogni loro emozione, colore, gioia, tristezza, forza, coraggio, amore, viene dal fluido che questa città trasporta e trasmette.” – dice Brunella Caputo, cui è affidata la regia dello spettacolo.
Insieme a Claudio Lardo, in scena ci saranno: Cinzia Ugatti, Andrea Bloise, Teresa Di Florio, Augusto Landi e la stessa Brunella Caputo che fungerà da voce narrante; anche per questo spettacolo, Virna Prescenzo curerà la parte tecnica e musicale.
“Non pretendo certo di essere come la statua a doppia faccia di San Matteo che protegge la sua città guardandola contemporaneamente verso il mare e verso i monti. Anche se, a onor del vero, il Santo Patrono ne ha soltanto due, io, invece, ne avrò due questa settimana, ma spero di averne ancora tante e tante in futuro, nella mia carriera di attore!” dice Lardo, durante una pausa dalle prove.
Dunque, gli appuntamenti sono:
- il 7 agosto con “S.N.A.P. – Senza Non Avremmo Parlato”,
- il 13 agosto con “Vite quotidiane dei Bastardi di Pizzofalcone”,
sempre alla sala teatro di Sant’Apollonia, in via S. Benedetto, 24-26 a Salerno.
Per informazioni e prenotazioni: 3289079642.
Giampiero Moncada
ufficio stampa
Claudio Lardo fa i conti con i suoi amici più cari!
L’assassino non c’è.
Perché non è un giallo.
Ma fino all’ultimo lo spettatore si chiede: “Chi è il colpevole?”.
Perché tre amici veri, compagni di avventure e di bagordi da decenni, di colpo diventano ognuno nemico degli altri due?
E poi, quando due smettono di litigare tra loro, è solo per allearsi contro l’altro?
E lo spettatore continua a farsi la domanda: “Chi ha cominciato?“. Perché tre amici di lunga data si rinfacciano gesti e atteggiamenti che, a ben pensarci, sono del tutto insignificanti?
E se proprio non si sopportano, perché continuano a frequentarsi?
E se, invece, stessero davvero cercando una ragione, una scusa qualsiasi, per parlarsi a viso aperto? Da qui il titolo Senza non avremmo parlato, che diventa una sigla monosillabica: SNAP.
Claudio, interpretato da Claudio Lardo, è uno di questi tre “amici per la pelle” che di colpo sembrano volersi proprio “fare la pelle” l’un l’altro. Sembra il più simpatico. Ma a volte il più furbo. Altre volte il più debole.
E lo spettatore continua a farsi delle domande sino alla fine. E fino all’ultimo continua a cambiare idea su chi dei tre sia vittima, carnefice, semplice spettatore. O, magari, solo disperato per la paura di crescere.
In scena, insieme a Claudio Lardo, ci sono gli attori salernitani Andrea Bloise, che ha curato anche la regia dello spettacolo, e Antonino Masilotti. La selezione musicale e la parte tecnica sono state curate da Virna Prescenzio.
Appuntamento al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno (via Incagliati 2), nei fine settimana dal 3 al 18 marzo; di sabato alle 21.00, di domenica alle 18.30.
Alla Befana, Claudio Lardo fa il Bastardo… di Pizzofalcone!
Il 6 gennaio, e in replica il 7, l’attore salernitano sarà in scena al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno, vestendo i panni dell’ispettore Lojacono in “Vita quotidiana dei Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni: “sentiamo che hanno da dire, impacciati e imbarazzati, in lotta con le solitudini e con gli errori, in preda al dubbio di trovarsi nel posto e nel momento sbagliati.” – come afferma l’autore – “Sentiamo che cosa pensano degli altri, ascoltiamoli mormorare le proprie bestemmie contro la vita, che amano così tanto. […] Perché hanno sempre tanto da dire, silenziosi e differenti come sono.”
Sei personaggi, sei monologhi, intervallati dalla musica e dalla voce narrante che racconta il settimo protagonista della vicenda: Napoli, la città femmina! Infatti, “ogni loro emozione, colore, gioia, tristezza, forza, coraggio, amore, viene dal fluido che questa città trasporta e trasmette.” – dice Brunella Caputo, cui è affidata la regia dello spettacolo.
Insieme a Claudio Lardo, in scena ci saranno: Cinzia Ugatti, Andrea Bloise, Teresa Di Florio, Augusto Landi e la stessa Brunella Caputo che fungerà da voce narrante.
L’appuntamento è perciò per sabato 6 gennaio alle 21.00 e domenica 7 alle 18.30, presso il Piccolo Teatro del Giullare di Salerno in via Matteo Incagliati 2.
Info e prenotazioni: 334.7686331 – 089.220261 – info@piccoloteatrodelgiullare.eu